Rete Ali: Cyberbullismo
Cyberbullismo
Il Parlamento, il 17 maggio 2017, all’unanimità, ha approvato la legge n. 71/2017 sul cyberbullismo.
Abbiamo così, per la prima volta, una definizione ufficiale del termine “cyberbullismo”:
“Per cyberbullismo si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito dei dati personali in danno di minorenni, nonché la diffusione di contenuti online il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo».
La legge n.71/2017 sul cyberbullismo. Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 127 del 3 giugno 2017
La legge 7 febbraio 2017 della Regione Lombardia su bullismo e cyberbullismo
Legge Regionale 7 febbraio 2017 , n. 1
(BURL n. 6, suppl. del 10 Febbraio 2017 )
Cyberbullismo: esempi, norme e procedibilità.
Dalle pagine 66-72 del testo "Garantire i diritti dei minorenni- Vademecum per le forze di Polizia."
Appost@genitori è un gruppo di genitori che hanno figli che frequentano le tre scuole secondarie pubbliche di primo grado di Seregno (Don Milani, Manzoni, Mercalli) che a diverso titolo hanno interesse e/o hanno vissuto problematiche legate all’utilizzo di telefonini o più in generale social–network da parte dei figli.
Questo gruppo si è costituito allo scopo di trattare da diversi punti di vista l’argomento in questione. Si caratterizza per il fatto di appartenere al territorio e unire le tre scuole secondarie attorno ad un problema condiviso, proponendo a diversi interlocutori, istituzionali e non, collaborazioni al fine di:
– promuovere iniziative educative e culturali all’interno delle scuole dell’obbligo sull’utilizzo consapevole e corretto di telefonini e di strumenti informatici da parte dei ragazzi.
– sensibilizzare, coinvolgere gli adulti, genitori, insegnanti ed educatori sulla normativa vigente e sui rischi di un utilizzo improprio di strumenti informatici.
– accogliere e indirizzare presso i servizi competenti i genitori che si dovessero confrontare con problematiche legate all’uso improprio della rete da parte di ragazzi.
– stimolare le istituzioni scolastiche, comunali e sanitarie a farsi carico della problematica emergente tra i ragazzi dell’uso scorretto degli strumenti informatici
– promozione di progetti specifici di formazione